Nasce il “codice deontologico del musicista professionista”

 
Nel corso dell’Assemblea dei soci di Note Legali del 12 novembre 2012,Andrea Marco Ricci, Presidente dell’associazione Note Legali ho lanciato ufficialmente l’idea di scrivere un Codice Deontologico del Musicista Professionista.

Dovrebbe essere una carta di valori e di comportamenti nella quale si riconosca chiunque ha l’ambizione di dire di essere un musicista e di lavorare con professionalità.

Pur consapevole del fatto che da sola non risolverà i problemi del settore e la grave condizione nella quale operano i musicisti, sono convinto assolutamente del fatto che:
1) rappresenterebbe una grande occasione di confronto e, pertanto, di crescita tra musicisti;
2) rappresenterebbe un modo per definire comportamenti corretti. Prima i doveri e poi i diritti!;
3) ci ridonerebbe un senso di categoria perduto. Ci vediamo più come concorrenti che come colleghi!;
4) ci permetterebbe di compattarci attorno a dei valori condivisi, riunirci come individui attorno a una carta, prima ancora di fare sindacato o vantare pretese;
5) ci permetterebbe, se sottoscritta da tanti, di alzare il tiro e potrebbe costruire una base per fare altre attività di natura sindacale;
6) sarebbe un messaggio chiaro verso le nuove generazioni e chi vuole operare nella musica, andrebbe spiegata e fatta studiare nelle scuole di musica. È quindi innanzitutto grande iniziativa culturale;
7) ci permetterebbe di presentarci alle nostre controparti come coesi e professionali e costringerebbe loro a fare altrettanto;
8) sarebbe il primo passo per costituire l’“albo professionale” che abbiamo sempre desiderato. La redazione di un Codice di condotta o deontologico è infatti uno dei requisiti necessari per la creazione di una associazione di musicisti professionisti, che verrebbe riconosciuta ex Legge 14 gennaio 2013, n. 4 recante disposizioni in materia di professioni non organizzate (in vigore a partire dal 10 febbraio 2013).
9) potrebbe ricompattare e unificare le tante rappresentanze della categoria, divise in 4 sindacati e in un arcipelago di piccole associazioni che tentano da tempo di fare qualcosa per i musicisti. L’unione fa la forza!
10) fungerebbe da carta-specchio, per auto verificare i propri comportamenti e migliorarsi come persone, cittadini e come professionisti.

Non potendo definire univocamente cosa sia un professionista (la legge non lo definisce, e il dizionario italiano descrive come professionista chi vive di un mestiere, mentre noi sappiamo che chi fa musica, spesso svolge anche più di un lavoro), la carta si rivolge a coloro che vogliano trarre una qualunque retribuzione, anche minima dalla propria arte: questo rappresenta probabilmente la differenza tra il dilettante e il professionista (o aspirante tale); chi voglia guadagnare facendo musica deve avere un comportamento professionale, perché in quel momento rappresenta la categoria“.

Per vedere di cosa si tratta ed eventualmente aderire andare al sito : http://www.codicedeontologicomusicisti.it/

Vincent Masini

Musicista - Compositore - Project Manager

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